Napoli Goethe

Napoli
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Goethe arriva a Napoli insieme a Johann Heinrich Wilhelm Tischbein il 25 febbraio 1787, e vi resta fino al 29 marzo, per poi recarsi in Sicilia. Racconta di una città «libera, allegra, vivace» ma soprattutto splendida per le sue bellezze:
(DE)
« Neapel ist ein Paradies, jedermann lebt in einer Art von trunkner Selbstvergessenheit. »
(IT)
« Napoli è un paradiso, ognuno vive in una specie di ebrezza e di oblio di sé stesso! »
(Goethe, 16 marzo)
Durante il suo soggiorno, incontra Jakob Philipp Hackert, celebre paesaggista, e conosce Gaetano Filangieri.
Accompagnato dal Federico Carlo Augusto, Principe di Waldeck si reca a Pozzuoli e dintorni (1º marzo) per visitare la solfatara e le rovine romane. Sale due volte in cima a Vesuvio: il 2 e 6 marzo. Il 5 marzo (seconda domenica di quaresima) lo dedica alla visita delle chiese di Napoli, ed ammira nella chiesa del Gesù Nuovo la cacciata di Eliodoro dal tempio affrescata da Francesco Solimena e altre opere di Luca Giordano. Visita palazzo Colubrano (palazzo Diomede Carafa) con Wilhelm Tischbein (7 marzo), nel cortile del quale ammira la scultura di una testa di cavallo in bronzo di Donatello, oggi sostituita da una copia in terracotta dopo che l'originale fu donato, nel 1809, al museo archeologico di Napoli. Visita la pinacoteca di Capodimonte(9 marzo) e assiste a spettacoli nel teatro San Carlo.

Fonte wikipedia

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